- di Gabriella Vantaggiato
«Dipende da dove poniamo i confini del mondo. Possiamo porli in noi stessi. Possiamo porli nel nostro gruppo (famiglia, partito, razza, paese). Possiamo togliere ogni confine: allora ogni uomo è mio fratello».
Questa frase di mons. Giovanni Nervo ci invita a fare a meno di quei confini geografici – e non solo – che delimitano il nostro mondo; ci spinge ad adottare una visione dinamica della realtà, ad allargare lo sguardo verso una comunità sempre più aperta.
L’umanità è una sola e sollecita ad uscire verso tutte le periferie, a raggiungere e comprendere tutti, oltre ogni confine.
Si rende pertanto sempre più necessario favorire un’attenzione maggiore alla mondialità soprattutto nei giovani, restituendo loro, un protagonismo attivo.
A questo fine puntano i quattro uffici diocesani: Area mondialità e pace di Caritas diocesana Lecce, Migrantes, Ufficio missionario diocesano e Associazione Volontari Caritas di Lecce che – grazie ad un lavoro sinodale – propongono ai giovani dai 18 ai 30 anni, dal 1° al 10 agosto prossimi, un’esperienza di volontariato internazionale in Albania.
Ospiti della casa famiglia per ragazzi dei Padri Rogazionisti, presteranno il loro servizio agli abitanti della parrocchia di Fushe-Mamuras e ai detenuti del carcere psichiatrico di Shenkoll, in collaborazione con i Padri Vincenziani.
Un’azione concreta che porta a vivere la fraternità, stimola la creatività ed educa alla cittadinanza globale.
Per informazioni: 349.1768915 – info@associazionevolontaricaritaslecce.org.