Si è svolto ieri mattina, presso l’aula magna del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università del Salento, l’accordo tra istituzioni pubbliche e private con la firma del progetto voluto dall’Istituto nazionale della previdenza sociale denominato “Inps per tutti”.
L’iniziativa nasce dalla volontà di rendere più accessibili tutte le prestazioni previste dalle leggi ed erogate al fine di rimuovere gli ostacoli, anche burocratici, che impediscano o ritardino la piena tutela dei bisogni sociali ed economici dei singoli e delle famiglie.
Il progetto che facilita l’accesso alle misure e prestazioni a contrasto della povertà e delle situazioni perduranti di disoccupazione, coinvolge la sede Inps di Lecce, la Provincia di Lecce, il Comune di Lecce, l’Anci regionale, le Caritas delle quattro diocesi presenti nel Salento
Scopo primario è quello di migliorare ed estendere la promozione di azioni volte ad attivare i diritti inespressi, alfine di raggiungere le persone più povere ed emarginate, recandosi nei luoghi in cui si trovano, offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti e raccogliere le domande.
Hanno preso parte al protocollo d’intesa Giulio Blandamura, direttore regionale Inps Puglia, Luigi Melica, direttore del Dipartimento di scienze giuridiche, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, Ettore Caroppo, vicepresidente Anci Puglia, don Nicola Macculi, direttore della Caritas di Lecce, don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas di Nardò-Gallipoli, don Maurizio Tarantino, direttore della Caritas di Otranto e don Lucio Ciardo, direttore della Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca.
L’Anci e la Provincia di Lecce si impegnano a svolgere un’azione di promozione e di coordinamento dei comuni del proprio ambito territoriale, sulla base del riscontro di una maggiore domanda di servizi sociali espressa ed assistita da una rete di assistenza e welfare ivi operante. Il comune di Lecce e le Caritas diocesane firmatarie dell’accordo, si sono impegnati a promuovere il progetto anche attraverso i propri canali informativi allo scopo di individuare la platea dei soggetti ai quali si rivolge il progetto ossia persone prive di dimora stabile o comunque in situazione di grave disagio socio-economico.
di Stefano Belfiore (da portalecce)