Dopo il corso di formazione. L’arcivescovo accoglie ventiquattro nuovi volontari Caritas

di Paolo Longo

Nel pomeriggio di mercoledì scorso presso la Sala del trono dell’episcopio di Piazza Duomo a Lecce, l’arcivescovo Michele Seccia ha consegnato gli attestati di partecipazione al Corso di formazione per nuovi volontari, ventiquattro in tutto, promosso dalla Caritas diocesana nei mesi di marzo e aprile.

“Volontari non si nasce, si diventa”, si impara ad esserlo interiorizzando valori come la solidarietà, la pace, la giustizia sociale, la non violenza, la legalità e la crescita del bene comune, e osservando la testimonianza di altri che li mettono in pratica. Un ringraziamento speciale va a coloro che si sono impegnati a formarsi in questo servizio spontaneo di mettere a disposizione del tempo per gli altri: Simona, Maria Grazia, Sara, Francesca, Maria Lucia, Gabriele, Mariangela, Ilaria, Bianca, Patrizia Rita, Federico, Vincenzo, Antonio, Vincenzo, Simone Maria,

Annarita, Anna Maria, Ada, Giacinto, Luca Egidio, Patrizia, Gemma, Silvana.

Dopo i saluti di benvenuto dell’arcivescovo e di don Nicola Macculi, direttore

della Caritas di Lecce, alcuni dei ventiquattro volontari hanno raccontato la propria esperienza nelle dodici ore di tirocinio formativo, svolte presso una mensa, un punto ristoro, un ambulatorio o la stessa segreteria della Caritas diocesana. Di seguito i collaboratori Caritas hanno presentato all’arcivescovo il nuovo inizio di ‘generAzioni’, uno spazio dei giovani per i giovani in cui fare esperienze, acquisire nuove competenze e sviluppare la propria personalità.

Inoltre, nella stessa occasione, è stata presentata l’iniziativa prevista per il pomeriggio di lunedì 12 giugno tra la Caritas di Lecce e l’Istituto comprensivo Stomeo Zimbalo insieme con il Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università del Salento e la Fondazione Francesca Massa onlus che si concluderà con la firma dei protocolli e delle lettere di intesa per il progetto “Povertà Educative” di Fondazione Caritas diocesana Lecce. Infine, mons. Seccia ha firmato e consegnato

a ciascun volontario l’attestato di partecipazione ed una t-shirt con il logo della Caritas diocesana.

I volontari non fanno solo assistenza e carità ma contribuiscono a fare prevenzione delle cause che creano disagio, ingiustizie, disuguaglianze e povertà culturale. Al centro della loro attenzione ci sono le persone con i loro bisogni, i loro diritti e le loro potenzialità.

 

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